Rivolta in un centro di accoglienza di Sassari. I migranti hanno chiesto di fare il secondo tampone.
SASSARI – Rivolta in un centro di accoglienza di Sassari. Come riportato dall’Ansa, nella serata di martedì 13 ottobre 2020 i migranti si sono ribellati, chiedendo di fare il secondo tampone nel giro di poche ore. La struttura ospita 70 profughi e di questi 62 sono risultati positivi.
Immediato l’intervento della polizia in tenuta antisommossa per riportare la situazione alla calma.
Rivolta migranti in un centro di accoglienza
La rivolta dei migranti è scoppiata nella serata di martedì 13 ottobre 2020. I profughi presenti nella struttura hanno lanciato per strada oggetti, olio e vernice, chiedendo un secondo tampone.
L’isolamento è scattato dopo la conferma di 62 persone positive al coronavirus. I profughi sono in attesa di un secondo test per capire se hanno contratto il Covid-19 o se si è trattato di una falsa positività. La polizia è sul posto per cercare di riportare la situazione alla normalità. Nelle prossime ore potrebbero arrivare i sanitari per effettuare il nuovo tampone sui 70 ospiti presenti nella struttura, situata alle porte di Sassari.
Lamorgese: “I migranti non portano il virus”
L’argomento migranti continua a tenere banco sui tavoli del Parlamento. In un’intervista a Radio 24, la ministra Lamorgese ha replicato alle accuse arrivate dal Centrodestra su questo tema: “I numeri non sono preoccupanti rispetto a quelli che vediamo sul territorio. Non sono loro a portare il Covid. Abbiamo deciso di mandare i militari in Sicilia non per la pandemia, ma per i tanti arrivi e i conseguenti controlli. Nelle strutture di prima accoglienza ci sono 56mila persone e i positivi sono 1.238, il 2%“.
Dichiarazioni che confermano la linea del Governo adottata fino a questo momento. Un percorso intrapreso sin dai primi giorni e che è stato confermato con la modifica dei decreti sicurezza di Matteo Salvini.